In genere le persone si presentano da me quando sentono: angoscia, confusione, emozioni contrastanti, perdita di fiducia in sé, fatica di vivere, mancanza di prospettive, sensazione di aver perso il controllo della propria vita, di poter arrecare danno a sé stessi o a terzi, desiderio di voler crescere come individui.
Come Psicoterapeuta formata nell'approccio Centrato sul Cliente sento che il mio compito è quello di creare uno spazio sufficientemente sicuro e accettante, che non acceleri i tempi ma che stia in sintonia con il ritmo dell'Altro/a e che abbia rispetto totale per la sua identità e le sue difese sacrosante. Presto attenzione a instaurare con i pazienti una posizione relazionale paritaria (perché credo che il cliente sia il maggior esperto di sé stesso e il terapeuta sia l'esperto della relazione) aiutandoli ad entrare in contatto con i loro valori ed i loro bisogni in modo che diventino autoconsapevoli ed autoregolanti.
L'obiettivo che perseguo nella mia pratica professionale è quello di favorire nell'Altro/a una maggiore consapevolezza e conoscenza di sé, nonché autonomia e fiducia in modo da promuovere la salute ed il benessere della persona stessa.
Credo che ognuno di noi abbia dentro di sé le capacità, le risorse, la forza per gestire i problemi che la vita ci riserva, a volte però c'è bisogno di non essere soli nel farlo, c'è la necessità di poter contare su un aiuto per ricominciare a credere in noi. Sono fermamente convinta che rivolgersi ad uno psicoterapeuta sia il primo passo per prendersi cura di sé, per esplorare nuove soluzioni e provare a stare meglio.
Relativamente alle mie modalità di lavoro e allo svolgimento della pratica clinica faccio riferimento alle norme legali e deontologiche previste dal mio ordine professionale.
La psicoterapia può essere un viaggio unico ed emozionante , a volte arduo e complesso, tuttavia sempre ricco di soste appaganti e affascinanti scoperte, che se colte possono portarci a una rinascita.