Non desidero tediarti con un
elenco di corsi, pubblicazioni e convegni, tuttavia mi sta a cuore
condividere con te alcune esperienze "sul campo" che mi hanno colpita
profondamente ed arricchita professionalmente.
- La prima è
stata all'epoca dell'Università presso la Lega Italiana contro i Tumori.
Quello che mi ha impressionato è stato il bisogno di queste persone di
essere accolte nella loro sofferenza.
Ricordo con emozione quando un ragazzo, un giorno, mi portò una foto di quando il suo corpo era sano e il suo viso era felice. Voleva condividere con me il suo lutto, l'addio al passato e la speranza nel futuro. Lavorare con queste persone è stato frustrante e doloroso e allo stesso tempo carico di ottimismo e soddisfazione. - L'aver collaborato per diversi anni con uno dei più importanti enti adottivi (Ai.Bi.), mi ha permesso di comprendere quanto sia faticoso il cammino adottivo ma anche quanta gioia ne consegue quando il bisogno del bambino si incontra con il bisogno della coppia genitoriale.
- Più volte mi
sono recata all'estero con la Fondazione Bambini in Emergenza per
sostenere fanciulli abbandonati ed affetti da AIDS.
Ho sentito e, a volte, vissuto in prima persona, i loro racconti e ricordo la felicità di questi bambini nell'essersi sentiti visti ed amati. - L'esperienza con pazienti psichiatrici, presso il Centro Sant'Ambrogio, mi ha reso consapevole che io-terapeuta non curo, ma mi prendo cura degli altri e che per far questo è necessario accettare l'umanità del limite mio e del cliente.
- Lavorare con donne sterili che hanno dovuto intraprendere la fecondazione assistita, ha rafforzato in me l'opinione che essere mamme è sempre una grande emozione, anche in età avanzata. Sono sempre più convinta che sia giusto che ogni donna abbia la possibilità di dar vita a questo grande sogno, perchè l'esperienza mi ha dimostrato che l'amore per i propri figli non ha età.
Ho imparato che dietro a una diagnosi non c'è un oggetto ma sempre una persona. Non è la diagnosi a facilitare il processo di comprensione ma è come io-terapeuta mi pongo nei confronti dell'altro.
Soltanto attraverso una relazione da persona a persona posso capire il modo in cui l'individuo entra in rapporto con il mondo e con gli altri, posso comprendere qualche cosa di più della sua individualità, della maniera nella quale egli si è aperto al mondo.
Ecco, l'averti condotto attraverso alcune delle mie più importanti esperienze formative e personali, dove il punto centrale è l'incontro con l'altro, è stato un modo per fare conoscenza con te che mi stai leggendo e che forse hai bisogno di essere ascoltato ed accolto nelle tue difficoltà.